domenica 16 settembre 2007

compostaggio: articolo del 22 agosto 07 DA VILLA AI COMITATI

DA VILLA AI COMITATI DI CAVARZERE
«Compostaggio, massima trasparenza nelle scelte»


Venezia
La massima trasparenza nella scelta; un metodo partecipativo democratico; senza cadere in polemiche inutili e evitando i conflitti locali: questi i cardini dell'azione che Provincia di Venezia e AATO Venezia Ambiente stanno seguendo per l'individuazione di un'area in cui realizzare l'impianto di compostaggio per l'area meridionale della Provincia. I tre punti sono stati ribaditi nella lunga lettera di puntualizzazione che l'assessore provinciale Ezio Da Villa ha inoltrato ai Comitati della zona, e per conoscenza anche ai sindaci dei comuni di Cavarzere, Chioggia e Cona, rispondendo ad una nota dei comitati stessi, inutilmente ed ingiustificatamente polemica.

Il processo decisionale partecipato scrive l'assessore Da Villa che si è ritenuto di adottare, non deve in alcun modo pregiudicare l'obiettivo che il Protocollo d'intesa si propone, che è quello di arrivare alla realizzazione dell'impianto di compostaggio , previsto dal Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti Urbani, necessario per garantire l'autosufficienza nella gestione dei rifiuti urbani e per evitare emergenze ambientali.

I tecnici della Provincia e dell'AATO hanno costantemente informato i rappresentanti delle associazioni e dei comitati nel corso di vari incontri, mentre l'informazione alla popolazione è stata garantita da due assemblee pubbliche.

Circa le questioni sollevate sulla scelta dell'area, nella lettera si precisa che il Piano Regionale, riporta sia criteri di esclusione che raccomandazioni: il lavoro dei tecnici della Provincia e dell'AATO ha portato a trasformare molte di queste raccomandazioni in criteri di esclusione, adottando quindi un criterio di tutela del territorio molto più ampio di quello previsto dalla Regione. Va peraltro ribadito che il lungo lavoro che porterà all'individuazione dell'area è tuttora in itinere e che, quindi, non si può chiedere di conoscerne i risultati finali, che peraltro saranno ampiamente discussi.

Quanto alle specifiche richieste dei comitati, nella lettera si precisa che Il Protocollo d'intesa prevede espressamente le tipologie di rifiuti che saranno ammissibili all'impianto e che in ogni caso sarà scongiurato il conferimento di rifiuti da fuori provincia La tipologia impiantistica sarà adeguatamente definita in fase di progettazione, tenendo conto delle migliori tecnologie disponibili sul mercato... saranno previste le misure di mitigazione, necessarie per la riduzione degli impatti, e le misure di compensazione, che vanno concordate con le comunità locali, che servono per compensare i disagi e le limitazioni che derivano dalla realizzazione dell'intervento proposto.

Inoltre i criteri di scelta del sito dovranno essere improntati alla massima garanzia di tutela del territorio.

21 agosto: compostaggio

ANCORA POLEMICHE A CAVARZERE
Impianto di compostaggio, i Comitati per l'ambiente: «Esclusi dalle scelte»


Cavarzere
Nei giorni scorsi si è tenuta a Cavarzere la terza riunione dei rappresentanti dei Comitati per la difesa dell'ambiente dei Comuni di Chioggia , Cavarzere e Cona con il direttore dell'AATO Antonio Pavanato per quel che riguarda l'impianto di compostaggio . Qualche giorno fa, a fronte di precedenti riunioni che a detta dei Comitati si erano rivelate sostanzialmente inutili ed inefficaci, in quanto si riducevano ad una mera informazione sulle decisioni già prese dai sindaci e dalla Provincia, i Comitati di Cavarzere e Cona riuniti in assemblea, hanno deciso di inviare una seconda lettera agli organismi politici sollecitando precise ed esaurienti risposte a diversi quesiti e avanzando proposte di metodo e di merito. La lettera si concludeva chiedendo che i rappresentanti dei tre Comitati fossero invitati alle riunioni ufficiali con i sindaci, la Provincia e l'AATO, in modo da partecipare a pieno titolo e dare un effettivo contributo propositivo, come accade normalmente in casi analoghi nella stessa Provincia di Venezia.

"A tale documento - sottolinea Carlo Costantini, rappresentante del Comitato "Ambiente e Sviluppo" di Cavarzere - non si è avuta finora alcuna risposta , da nessuno dei tre sindaci né dall'Amministrazione provinciale. Viceversa, alla riunione del 7 agosto il dottor Pavanato ha informato che l'AATO ha già approvato i criteri di esclusione delle aree e la relativa planimetria per l'individuazione dei siti ove collocare l'impianto di compostaggio di cui, alla data odierna, sono ancora ignote le esatte caratteristiche e dimensioni, dato che gli impianti visitati sembrano diversi da quello qui proposto."

"Abbiamo fatto notare - prosegue Costantini - che detta planimetria, che secondo Pavanato sarebbe ancora modificabile, oltre che essere a grandissima scala e quindi poco dettagliata, non sembra tenere conto della realtà dei territori, delle previsioni urbanistiche (PRG) e di altri vincoli documentabili; nè si capisce il motivo per cui non sia stata data preferenza alle zone industriali, pure presenti nel territorio e che presentano ancora decine di ettari di superficie inedificata, mentre si propongono dei siti limitrofi ad esse."

"Se dunque - continua Costantini - le aree escluse da vincoli e raccomandazioni sono teoricamente decine, pari a migliaia di ettari, non si capisce, quindi, in base a quali criteri specifici siano stati individuate quelle "papabili" ed è ovvio che se le scelte diventano semplicemente "politiche", le analisi, i criteri, le proposte dei Comitati e delle stesse Commissioni consiliari comunali, per non parlare della popolazione, sono del tutto superflue, anzi un intralcio."

"A questo punto - conclude Costantini - i Comitati hanno deciso di non partecipare ad ulteriori riunioni finchè non avranno avuto da parte delle autorità politiche esaurienti risposte ai quesiti posti; i Comitati ribadiscono nuovamente quanto già scritto fin dall'inizio: l'impianto di compostaggio non può sommarsi ad altri impianti esistenti e/o previsti nell'area sud della Provincia che , con il Polesine, non può diventare la "pattumiera del Veneto", e la sua accettazione è subordinata, quanto meno, alla non realizzazione della grande centrale a turbogas prevista a Cantarana, a poca distanza da Cavarzere.

Mattia Da Re